Egschiglen
From: MONGOLIA / Facebook Page: Egschiglen
Organico affermatissimo nel circuito di World Music europeo, proveniente da Ulaan Baatar, capitale della Mongolia, artefice di un eccezionale sound che coniuga tradizione ad elementi innovativi: uno spettacolo di suoni e colori.
Propone un vasto repertorio di odi tradizionali dei monti Altai, danze e canzoni della Mongolia del nord, brani originali e riferimenti di pop songs adattate al loro particolare stile. Il tutto riproposto con l’impiego di un gran numero di strumenti tradizionali, (su tutti il morin khuur, violino a due corde, e lo yatag, sorta di cimbalon o zither con corde metalliche) per un organico di tutto rispetto che esalta le splendide e magiche voci in stile khoomi. |
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Biografia
Il gruppo EGSCHIGLEN ("Bella Melodia") viene fondato nel 1991 da studenti in corso di specializzazione al conservatorio di Ulaanbaatar. Ancora oggi quattro di loro sono il cuore della band. Sin dai primissimi passi, i musicisti si focalizzano sulla musica contemporanea della Mongolia ed eseguono ricerche sistematiche pe la dimensione sonora del proprio repertorio con strumenti tradizionali e le tecniche vocali dell’Asia centrale.
La musica di un paese prende forma dal suo paesaggio e dal modo in cui vive la sua popolazione. La Mongolia, nel cuore dell’Asia, è una nazione vasta, quasi quanto cinque volte la Germania. Le praterie infinite del sud degradano nell’arida bellezza del deserto del Gobi. Dalle cime innevate dell’Altai e del Changaj fiumi di acque chiare si riversano in foreste e pianure. Una gran parte dei più di due milioni di mongoli vive ancora oggi allo stato nomade, in armonia e al ritmo della natura, insieme ai loro ‘cinque gioielli: cavalli, cammelli, mucche, pecore e capre. La musica dei mongoli ha il respiro della libertà e l’energia della vita semplice immersa nella natura.
Gli EGSCHIGLEN sono gli ambasciatori musicali del loro paese. Col loro virtuosismo, trasmettono musicalmente l’armonia della propria cultura. Il nome EGSCHIGLEN significa armonia o bella melodia. Tume (Tumenbayar Migdorj) e Tumro (Tumursaihan Yanlav) cantano e suonano il violino il cui riccio finisce a testa di cavallo e il morin khuur, uno strumento con due sole corde in crine di cavallo, suonato come un violoncello. Ugan (Uuganbaatar Tsend-Ochir) si occupa del basso mogoliano, ih huur. Il cantante solista Amra (Amartuwshin Baasandorj) canta alla maniera khomii accompagnandosi al liuto tobshuur. Il Khomii è una speciale tecnica di canto ‘di gola’, uno stile in cui le tonalità fuori dalla scala sono modulate nello stesso tempo in cui viene cantata la melodia di base (diplofonia). Sara (Sarangel Tserevsamba), oltre a essere la voce femminile della compagnia, è esperta di dulcimer e joochin. Di pari talento Boogi (Wandansenge Batbold), seconda voce e suonatrice di percussioni asiatiche. I movimenti artistici della ballerina Ariunaa, che accompagna il gruppo nei concerti, sfortunatamente si perdono nei dischi, ma si possono gustare negli spettacoli dal vivo!
La musica degli EGSCHIGLEN impressiona in virtù della varietà e della pienezza di grazie. Con i loro raffinati arrangiamenti, interpretano sia canzoni tradizionali che lavori di compositori mongoli contemporanei. I loro pezzi hanno sovente la qualità e la trasparenza della musica da camera, pur mantenendo il potere incantatorio delle tradizioni popolari. Par quasi di sentire risuonare gli zoccoli dei piccoli e robusti cavalli mongoli dietro cui Genghis Khan fondò uno dei più grandi imperi mondiali di tutti i tempi. Una musica che ci porta al nitido silenzio del deserto del Gobi, dove solo il vento canta tra le dune.
Da un lato le sonorità mongole appaiono strane e misteriose alle orecchie occidentali. In particolar modo i canti khoomii lasciano senza parole. Chi potrebbe credere che una voce possa produrre suoni così bassi e alti allo stesso tempo? (Sì, è possibile!) Dall’altro la musica suona familiare, esprimendo i sentimenti di base dell’umanità: amore, preoccupazioni e riconoscenza. I musicisti di EGSCHIGLEN ci avvicinano a una cultura affascinante della loro terra così lontana, dimostrando nel contempo come aldilà di tutte le differenze culturali che vi possono essere, sussista sempre un elemento comune dell’umana esistenza.
Formazione:
Migdorj Tumenbayar 1st moriin khuur, vocals
Yanlav Tumursaikhan 2nd moriin khuur, vocals
Amartuwshin Baasandorj khöömii solo vocals, tobshuur, percussion
Uuganbaatar Tsend-Ochir ih khuur
Sarangerel Tserevsamba joochin, percussion, vocals
Ariunaa Tserendavaa dance
Taivan Chimeddoo presenter
Discografia selezionata:
Traditionelle mongolische Lieder - CD HE 1 / Heaven and Earth 1996
Gobi - CD HE 4 / Heaven and Earth 1997
Zazal - CD HE 10 / Heaven and Earth 2002
Gereg - CD HE 17 / Heaven and Earth 2006
La musica di un paese prende forma dal suo paesaggio e dal modo in cui vive la sua popolazione. La Mongolia, nel cuore dell’Asia, è una nazione vasta, quasi quanto cinque volte la Germania. Le praterie infinite del sud degradano nell’arida bellezza del deserto del Gobi. Dalle cime innevate dell’Altai e del Changaj fiumi di acque chiare si riversano in foreste e pianure. Una gran parte dei più di due milioni di mongoli vive ancora oggi allo stato nomade, in armonia e al ritmo della natura, insieme ai loro ‘cinque gioielli: cavalli, cammelli, mucche, pecore e capre. La musica dei mongoli ha il respiro della libertà e l’energia della vita semplice immersa nella natura.
Gli EGSCHIGLEN sono gli ambasciatori musicali del loro paese. Col loro virtuosismo, trasmettono musicalmente l’armonia della propria cultura. Il nome EGSCHIGLEN significa armonia o bella melodia. Tume (Tumenbayar Migdorj) e Tumro (Tumursaihan Yanlav) cantano e suonano il violino il cui riccio finisce a testa di cavallo e il morin khuur, uno strumento con due sole corde in crine di cavallo, suonato come un violoncello. Ugan (Uuganbaatar Tsend-Ochir) si occupa del basso mogoliano, ih huur. Il cantante solista Amra (Amartuwshin Baasandorj) canta alla maniera khomii accompagnandosi al liuto tobshuur. Il Khomii è una speciale tecnica di canto ‘di gola’, uno stile in cui le tonalità fuori dalla scala sono modulate nello stesso tempo in cui viene cantata la melodia di base (diplofonia). Sara (Sarangel Tserevsamba), oltre a essere la voce femminile della compagnia, è esperta di dulcimer e joochin. Di pari talento Boogi (Wandansenge Batbold), seconda voce e suonatrice di percussioni asiatiche. I movimenti artistici della ballerina Ariunaa, che accompagna il gruppo nei concerti, sfortunatamente si perdono nei dischi, ma si possono gustare negli spettacoli dal vivo!
La musica degli EGSCHIGLEN impressiona in virtù della varietà e della pienezza di grazie. Con i loro raffinati arrangiamenti, interpretano sia canzoni tradizionali che lavori di compositori mongoli contemporanei. I loro pezzi hanno sovente la qualità e la trasparenza della musica da camera, pur mantenendo il potere incantatorio delle tradizioni popolari. Par quasi di sentire risuonare gli zoccoli dei piccoli e robusti cavalli mongoli dietro cui Genghis Khan fondò uno dei più grandi imperi mondiali di tutti i tempi. Una musica che ci porta al nitido silenzio del deserto del Gobi, dove solo il vento canta tra le dune.
Da un lato le sonorità mongole appaiono strane e misteriose alle orecchie occidentali. In particolar modo i canti khoomii lasciano senza parole. Chi potrebbe credere che una voce possa produrre suoni così bassi e alti allo stesso tempo? (Sì, è possibile!) Dall’altro la musica suona familiare, esprimendo i sentimenti di base dell’umanità: amore, preoccupazioni e riconoscenza. I musicisti di EGSCHIGLEN ci avvicinano a una cultura affascinante della loro terra così lontana, dimostrando nel contempo come aldilà di tutte le differenze culturali che vi possono essere, sussista sempre un elemento comune dell’umana esistenza.
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FRAME EVOLUTION di Paolo Sgevano
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243
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