Gualtiero Bertelli
CAMPO MARTE. STORIE E CANTI DALLA CITTA' INVISIBILE
con Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica) e Maurizio Camardi (sassofoni, fiati), Paolo Favorido (pianoforte), Guido Rigatti (violoncello, basso elettrico)
A Venezia le piazze si chiamano campi, perché un tempo vi cresceva l’erba. Campo Marte sta alla Giudecca, l’isola più grande e al contempo più vicina a Venezia, l’isola della Chiesa del Redentore e dell’Hotel Cipriani, oggi anche del Molino Stucky trasformato in Hotel Hilton a cinque stelle. Gualtiero Bertelli alla Giudecca ci è nato e la storia di quello che è stato definito il Bronx di Venezia l’ha vissuta sulla propria pelle di bambino e di ragazzo: la povertà, le “case minime”, i giochi sull’acqua, la caccia alle “pantegane”, i racconti della solidarietà tra poveri ci restituiscono l’epica di una generazione che è sopravvissuta agli stenti con ottimismo, allegria, gioia di vivere, malgrado tutto. Bertelli canta Venezia, la sua storia, il suo presente, la sua gente da oltre quarant’anni, e le sue canzoni, assieme a quelle del repertorio popolare riemerse dall’oblio grazie anche alla sua ricerca, scavano a fondo sui sentimenti, le ragioni, i dolori, le lotte per vivere e talvolta sopravvivere in una città bellissima, unica e anche per ciò difficile.
con Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica) e Maurizio Camardi (sassofoni, fiati), Paolo Favorido (pianoforte), Guido Rigatti (violoncello, basso elettrico)
A Venezia le piazze si chiamano campi, perché un tempo vi cresceva l’erba. Campo Marte sta alla Giudecca, l’isola più grande e al contempo più vicina a Venezia, l’isola della Chiesa del Redentore e dell’Hotel Cipriani, oggi anche del Molino Stucky trasformato in Hotel Hilton a cinque stelle. Gualtiero Bertelli alla Giudecca ci è nato e la storia di quello che è stato definito il Bronx di Venezia l’ha vissuta sulla propria pelle di bambino e di ragazzo: la povertà, le “case minime”, i giochi sull’acqua, la caccia alle “pantegane”, i racconti della solidarietà tra poveri ci restituiscono l’epica di una generazione che è sopravvissuta agli stenti con ottimismo, allegria, gioia di vivere, malgrado tutto. Bertelli canta Venezia, la sua storia, il suo presente, la sua gente da oltre quarant’anni, e le sue canzoni, assieme a quelle del repertorio popolare riemerse dall’oblio grazie anche alla sua ricerca, scavano a fondo sui sentimenti, le ragioni, i dolori, le lotte per vivere e talvolta sopravvivere in una città bellissima, unica e anche per ciò difficile.
DI ACQUA E DI TERRA
con Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauti), Paolo Favorido (pianoforte), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Giuseppina Casarin (voce), Rachele Colombo (percussioni) e con la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia
La storia e le storie dell’uomo sono legate al binomio terra e acqua, ieri come oggi, nelle megalopoli come nelle terre più desolate, dove sorge e dove tramonta il sole. Per la terra e per l’acqua si lotta e si lavora (sembra una frase d’altri tempi, eppure…), si divide e si condivide, si salva e si rovina. Un percorso tra passato e presente, oriente e occidente, seguendo suggestioni culturali e emergenze sociali, senza mai perdere gli occhi dell’ironia e il filo di una ragionevole angoscia. Racconti, musiche, canzoni e immagini tra conflitti e speranze sostenibili. Per pensare, per riflettere, anche sorridendo.
In collaborazione con Gershwin Spettacoli
con Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauti), Paolo Favorido (pianoforte), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Giuseppina Casarin (voce), Rachele Colombo (percussioni) e con la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia
La storia e le storie dell’uomo sono legate al binomio terra e acqua, ieri come oggi, nelle megalopoli come nelle terre più desolate, dove sorge e dove tramonta il sole. Per la terra e per l’acqua si lotta e si lavora (sembra una frase d’altri tempi, eppure…), si divide e si condivide, si salva e si rovina. Un percorso tra passato e presente, oriente e occidente, seguendo suggestioni culturali e emergenze sociali, senza mai perdere gli occhi dell’ironia e il filo di una ragionevole angoscia. Racconti, musiche, canzoni e immagini tra conflitti e speranze sostenibili. Per pensare, per riflettere, anche sorridendo.
In collaborazione con Gershwin Spettacoli
FRAME EVOLUTION di Paolo Sgevano
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243