Ndima
From : CONGO
Ndima (foresta in lingua aka) sono un gruppo di artisti (cantanti, danzatori e musicisti) appartenenti alla tribù dei pigmei Aka, e provenienti dal villaggio di Kombola, situato nella prefettura Likouala della Repubblica del Congo.
Gli Aka sono una popolazione di tradizione nomadico-stanziale, che vive principalmente nelle foreste tra il sud della Repubblica Centrafricana e la regione settentrionale della Repubblica del Congo. La loro organizzazione sociale è di cacciatori-raccoglitori, non ancora soppiantata dall'agricoltura e dall'allevamento. Sporadicamente praticano anche modesti scambi commerciali (ad es. di selvaggina e miele) con i popoli vicini come la maggioranza Bantu, o lavori di fatica per loro. Il loro stile di vita è in gran parte basato su una profonda conoscenza dell'ambiente della foresta, ad esempio per gli usi delle piante a fini curativi.
Gli Aka sono una popolazione di tradizione nomadico-stanziale, che vive principalmente nelle foreste tra il sud della Repubblica Centrafricana e la regione settentrionale della Repubblica del Congo. La loro organizzazione sociale è di cacciatori-raccoglitori, non ancora soppiantata dall'agricoltura e dall'allevamento. Sporadicamente praticano anche modesti scambi commerciali (ad es. di selvaggina e miele) con i popoli vicini come la maggioranza Bantu, o lavori di fatica per loro. Il loro stile di vita è in gran parte basato su una profonda conoscenza dell'ambiente della foresta, ad esempio per gli usi delle piante a fini curativi.
Gli Aka sono un popolo che pratica la musica su base quotidiana. Questa è utilizzata in varie circostanze specifiche della comunità, quali musiche dedicate agli spiriti della foresta, rituali per la caccia o per guarigioni, canzoni di cordoglio o di intrattenimento, o legate alla divinazione o alla sessualità...
La loro tecnica musicale è complessa, riccamente contrappuntistica e polifonica, viene appresa oralmente fin dalla prima infanzia, ed è totalmente diversa da quella delle popolazioni che li circondano. Fanno anche uso dello yodel, con un'alternanza tra voce di testa e di petto, che è anche una caratteristica individuale di identità. |
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BiografiaIl "Canto polifonico dei Pigmei Aka dell'Africa Centrale" è entrato ufficialmente nella Lista Unesco dei Tesori Culturali Intangibili dell'Umanità nel 2003, ma già da decenni aveva affascinato i musicologi e direttamente influenzato compositori illustri: nel 1970, Christian Wolff scoprì l'LP della Unesco Collection dedicato ai pigmei Ba-Benzèlé, le cui tecniche di contrappunto libero nel canto ispirarono le tessiture eterofoniche della sua celebre Burdocks e i più tardi Exercises. Nella loro musica, che praticamente non conosce l'unisono ma è una libera sovrapposizione di voci che tuttavia resta coerente grazie a una straordinaria capacità d'intuizione musicale, e che comprende imitazioni melodiche, note-pedale decorate, melismi improvvisati, movimenti in quinte parallele, interruzioni e variazioni contrappuntistiche rigorose, Wolff trovò infatti risposta alle implicazioni politico-sociali che lo occupavano al tempo sul creare musica per un ensemble visto come un microcosmo sociale, nel quale la collaborazione collettiva mantenga lo spazio per le decisioni individuali.
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Per György Ligeti invece, fu un altro Lp della Unesco Collection, Banda Polyphony, che raccoglieva registrazioni effettuate dal musicologo Simha Aron della musica del popolo Banda della Repubblica Centrafricana, che, per usare le sue parole lo "fece impazzire per la sua organizzazione ritmica", e che lo influenzò espressamente nella composizione di un movimento del suo Concerto For Piano And Orchestra. Nel 2003 è uscito anche il cd African Rhythms, nel quale il pianista Pierre-Laurent Aimard mette a confronto registrazioni dei Pigmei Aka con sei degliEtudes per pianoforte di Ligeti e due celebri brani (Clapping Music e Music for a piece of Wood) di Steve Reich. A livello di popolare, il caso più celebre rimane l'imitazione che il percussionista Bill Summers fece della tecnica Aka nel suonare l'hindewhu (un fischietto costruito da un ramoscello di albero di papaya), per l'apertura di Watermelon Man di Herbie Hancock nell'album Head Hunters (1973): l'hindewu infatti viene suonato dagli Aka alternando il fischio dello strumento con canto/yodel con la tecnica ritmica lineare di alternanza di singole note dell'hoquetus, divenuta in uso in Europa nel 13° e 14° secolo, e poi ripresa da alcuni compositori contemporanei come Louis Andriessen (che fondò anche un gruppo con questo nome, attivo tra 1976 e 87).
Il gruppo Ndima è stato creato a inizio 2003 su iniziava dell'etnografo Sorel ETA. Nello stesso anno, dopo aver attirato l'attenzione di Koichiro Matsuura, Direttore Generale dell'Unesco, il gruppo ha potuto partecipare al quarto Pan-African Music Festival di Brazzaville, e ha registrato il cd Moaka Ndima (L'uomo e la foresta), Questo cd è considerato come il primo disco cantato da popolazioni autoctone del Congo, e la sua realizzazione è stata resa possibile grazie al sostegno di UNESCO2 e del governo giapponese.
Nel novembre 2010 gli Ndima hanno partecipato alla Settimana della Cultura dei Popoli Indigeni Aka organizzata dall'Associazione Regard aux pygmées in collaborazione con il Centro Culturale Francese. Gli Ndima hanno preso parte alla conferenza- dimostrazione di Simha Arom, etnomusicologo e Direttore Emerito del Centre Nationnal de la Recherche Scientifique CNRS, con per tema "I fondamenti e i principi che governano la straordinaria polifonia e poliritmia dei pigmei".
Al termine della settimana hanno inciso un nuovo album, dedicato al repertorio femminile, intitolato Makingo mia Beeto BaAka (Voci delle donne BaAka). Questi due album permettono di esplorare la bellezza e la complessità dei canti polifonici ma anche dell'arte strumentale degli Aka, come per l'uso dello Mbela, un arco musicale che ha anche la l'incredibile singolarità di venire impiegato anche per la caccia.
Nel maggio 2012 su iniziativa di Georges Grillon, Direttore dell'Agenzia Plateau Libre, di Sorel Eta, e della signora Marine Deheaulme, Attaché Culturale dell'Ambasciata francese nel Congo , Ndima è stato invitato a compiere il suo primo tour europeo, in Francia e Svizzera.
Con lo spettacolo di canzoni e danze "Moaka na ndima" (lett. “I pigmei aka nella foresta”), i musicisti di Ndima invitano il pubblico a compiere un viaggio nella foresta equatoriale e a fare esperienza della loro musica, con una scelta di repertorio diversificata che cerca di offrire un panorama rappresentativo della ricchezza delle tradizioni Aka, e di mantenere in vita una cultura oggi in pericolo.
FORMAZIONE
Angelique MANONGO : voce, danza;
Nadège MOTAMBO : voce, danza;
Henriette POTOLO : voce, danza;
Olivier MANIALE : voce, danza, ndoumou (tamburo), kundé (arpa arquata), mobio (flauto pigmeo);
Michel KOSSI : ndoumou (tamburo), mbela (arco a bocca), danza, mondoumein (arpa-cetra);
Dopo KOUDZEDZE : ndoumou (tamburo);
Sorel ETA : coordinamento artistico, percussioni.
Il gruppo Ndima è stato creato a inizio 2003 su iniziava dell'etnografo Sorel ETA. Nello stesso anno, dopo aver attirato l'attenzione di Koichiro Matsuura, Direttore Generale dell'Unesco, il gruppo ha potuto partecipare al quarto Pan-African Music Festival di Brazzaville, e ha registrato il cd Moaka Ndima (L'uomo e la foresta), Questo cd è considerato come il primo disco cantato da popolazioni autoctone del Congo, e la sua realizzazione è stata resa possibile grazie al sostegno di UNESCO2 e del governo giapponese.
Nel novembre 2010 gli Ndima hanno partecipato alla Settimana della Cultura dei Popoli Indigeni Aka organizzata dall'Associazione Regard aux pygmées in collaborazione con il Centro Culturale Francese. Gli Ndima hanno preso parte alla conferenza- dimostrazione di Simha Arom, etnomusicologo e Direttore Emerito del Centre Nationnal de la Recherche Scientifique CNRS, con per tema "I fondamenti e i principi che governano la straordinaria polifonia e poliritmia dei pigmei".
Al termine della settimana hanno inciso un nuovo album, dedicato al repertorio femminile, intitolato Makingo mia Beeto BaAka (Voci delle donne BaAka). Questi due album permettono di esplorare la bellezza e la complessità dei canti polifonici ma anche dell'arte strumentale degli Aka, come per l'uso dello Mbela, un arco musicale che ha anche la l'incredibile singolarità di venire impiegato anche per la caccia.
Nel maggio 2012 su iniziativa di Georges Grillon, Direttore dell'Agenzia Plateau Libre, di Sorel Eta, e della signora Marine Deheaulme, Attaché Culturale dell'Ambasciata francese nel Congo , Ndima è stato invitato a compiere il suo primo tour europeo, in Francia e Svizzera.
Con lo spettacolo di canzoni e danze "Moaka na ndima" (lett. “I pigmei aka nella foresta”), i musicisti di Ndima invitano il pubblico a compiere un viaggio nella foresta equatoriale e a fare esperienza della loro musica, con una scelta di repertorio diversificata che cerca di offrire un panorama rappresentativo della ricchezza delle tradizioni Aka, e di mantenere in vita una cultura oggi in pericolo.
FORMAZIONE
Angelique MANONGO : voce, danza;
Nadège MOTAMBO : voce, danza;
Henriette POTOLO : voce, danza;
Olivier MANIALE : voce, danza, ndoumou (tamburo), kundé (arpa arquata), mobio (flauto pigmeo);
Michel KOSSI : ndoumou (tamburo), mbela (arco a bocca), danza, mondoumein (arpa-cetra);
Dopo KOUDZEDZE : ndoumou (tamburo);
Sorel ETA : coordinamento artistico, percussioni.
FRAME EVOLUTION di Paolo Sgevano
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243
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