PRESS
Il giornale di Vicenza - 23 luglio 2011
FRA MUSICA E FILM E PURE PASSEGGIATE
Sabato 23 Luglio, alle 21.15 Villa Brusarosco Rassegna teatro comico "Quando il marito va a caccia", compagnia teatrale Amici del Teatro "Dino Marchesin". Martedì 26, alle 21, Cortile del Teatro Mattarello Teatro Elemento "Tanto par pèrdarse via" Theama Teatro. Giovedì 28, alle 21.15, Cortile del Teatro Mattarello Mattafilm "Benvenuti al Sud". Venerdì 29 Estate Natura: passeggiata alla scoperta dei sentieri naturalistici. Alle 20.30 per le frazioni di Arzignano. In collaborazione con il CAI di Arzignano. Alle 21.15 Villa Brusarosco: Patchwork - Culture e tessuti musicali dal mondo. Cuore latino: dal bolero al tango. Viaggio in musica & Tango. Riscoperta dei più famosi brani di musica d'autore ispano/latino/americani, in un percorso nella più intima emozione del cuore latino. Domenica 31, alle 21.15 Piazza Libertà Patchwork - Culture e tessuti musicali dal mondo King Pleasure & The Biscuits Boys una delle band più popolari di jazz & swing del mondo. Giovedì 4 agosto, alle 21.15, Piazza Libertà Film per famiglie "Cattivissimo Me". Giovedì 11, alle 21.15, Piazza della Libertà Film per famiglie "C'è chi dice no". Giovedì, alle 21.15 Piazza Libertà Film per famiglie "Mangia Prega Ama". Sabato 20, alle 20.30 per le frazioni di Arzignano Estate Natura Passeggiata alla scoperta dei sentieri naturalistici.
Il giornale di Vicenza - 24 giugno 2011
DERVISCI, SIMBOLI ARCAICI NELLA RICERCA DEL DIVINO
La mistica rappresentazione del Galata Mevlevi Ensemble, continuatore della tradizione "sufi"
Con il peso del corpo appoggiato sul piede sinistro e la gamba destra a dare slancio alla rotazione; con il capo inclinato a destra, una mano aperta verso il cielo e l'altra abbassata verso il suolo a spargere i doni ricevuti da Dio. Danzano così, roteando su se stessi e attorno al loro maestro, i dervisci rotanti del Galata Mevlevi Ensemble, nel "Semà", la danza dell'estasi. Provenienti da Istanbul i mistici, seguaci della filosofia sufi, hanno fatto tappa mercoledì sera ad Arzignano, a portare, danzando nella cornice della piazza di Castello, un frammento della loro millenaria cultura: un rito religioso antico di settecento anni e inserito nella lista delle eredità culturali intangibili dall'Unesco, che nel 2008 ha dichiarato questa danza di ascesi e salvazione fra i capolavori immateriali da salvaguardare.
la cerimonia, perchè di questo si tratta, inizia un po' in ritardo, in attesa del buio, e viene introdotta da venti minuti di musica. emergono il suono del flauto verticale nay e i battiti dei Kudum, piccoli tamburi ricoperti di pelle di capra suonati da sei musicisti.
entrano quindi in scena il maestro, il settantaduenne Sheik Nail Kesova, dodicesimo leader spirituale dei Mevlevi e quattro dervisci, vestiti con un sudario bianco sopra al quale indossano un mantello nero e un copricapo che simboleggia una pietra tombale. su una pelle di montone tinta di rosso e rivolta alla Mecca prende posto il maestro, mentre i dervisci, a passi lenti, percorrono in senso antiorario per tre volte lo spazio intorno. Deposto il mantello nero, che rappresenta il legame con la terra, i danzatori rimangono per un attimo con le braccia incrociate e le mani sulle spalle. Ha inizio quindi la fase più suggestiva della cerimonia: i mistici si dirigono verso il maestro, che bacia il bordo del loro copricapo, e quindi cominciano a roteare su se stessi e attorno al leader, come i pianeti intorno al sole. Il pubblico, circa settecento persone, ascolta in silenzio. Conoscere con le parole, capire con i sentimenti, essere con il corpo: è questa l'essenza del cammino del mistico sufi, che nella danza roteante trova compiutezza. Dopo la danza sacra, il viaggio mistico dei dervisci termina e recitata l'ultima preghiera, nel silenzio si allontanano. Cerimonia senz'altro suggestiva, ma anche forse, data la complessità della simbologia, andava accompagnata da una spiegazione più puntuale per poter essere meglio compresa.
la cerimonia, perchè di questo si tratta, inizia un po' in ritardo, in attesa del buio, e viene introdotta da venti minuti di musica. emergono il suono del flauto verticale nay e i battiti dei Kudum, piccoli tamburi ricoperti di pelle di capra suonati da sei musicisti.
entrano quindi in scena il maestro, il settantaduenne Sheik Nail Kesova, dodicesimo leader spirituale dei Mevlevi e quattro dervisci, vestiti con un sudario bianco sopra al quale indossano un mantello nero e un copricapo che simboleggia una pietra tombale. su una pelle di montone tinta di rosso e rivolta alla Mecca prende posto il maestro, mentre i dervisci, a passi lenti, percorrono in senso antiorario per tre volte lo spazio intorno. Deposto il mantello nero, che rappresenta il legame con la terra, i danzatori rimangono per un attimo con le braccia incrociate e le mani sulle spalle. Ha inizio quindi la fase più suggestiva della cerimonia: i mistici si dirigono verso il maestro, che bacia il bordo del loro copricapo, e quindi cominciano a roteare su se stessi e attorno al leader, come i pianeti intorno al sole. Il pubblico, circa settecento persone, ascolta in silenzio. Conoscere con le parole, capire con i sentimenti, essere con il corpo: è questa l'essenza del cammino del mistico sufi, che nella danza roteante trova compiutezza. Dopo la danza sacra, il viaggio mistico dei dervisci termina e recitata l'ultima preghiera, nel silenzio si allontanano. Cerimonia senz'altro suggestiva, ma anche forse, data la complessità della simbologia, andava accompagnata da una spiegazione più puntuale per poter essere meglio compresa.
Il giornale di Vicenza-14 marzo 2011
MUSICA ETNICA. A Vò on the Folks il trio si è presentato rinunciando a uno dei suoi componenti, ma lo spettacolo non ne ha risentito
E fra le gighe irlandesi spazio anche per il tip tap
Il danzatore Nic Gareiss applaudito protagonista con il suo stile personalissimo a fianco dei Fidil
Gianmaria Pitton
E' un'edizione più complicata del solito, il "Vò on the Folks" 2011: nel secondo concerto i danesi Suna avevano dato forfait ed erano stati sostituiti, peraltro egregiamente, dai portoghesi Danças Ocultas; per il terzo appuntamento, sabato scorso, il direttore artistico Paolo Sgevano ha raccontato di essere stato svegliato nel cuore della notte precedente perchè... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
Il giornale di Vicenza-28 febbraio 2011
VÒ ON THE FOLKS. A inizio serata anche le percussioni di Luca Nardon
L'affascinante "respiro" di quattro fisarmoniche
I portoghesi Danças Ocultas regalano prospettive inedite alla tradizione musicale del loro paese.
Brendola. La seconda serata del festival di world music "Vò on the folks" ha riservato l'altra sera al pubblico della Sala della Comunità di Vò di Brendola un'inaspettata sorpresa. Di scena, al posto dei danesi Suna, costretti al forfait, i Danças Ocultas, quartetto di fisarmonicisti portoghesi attivi da quasi vent'anni vera e propria rivelazione della scorsa edizione del Womex, fiera internazionale della world music. La formazione, nel corso degli anni, si è distinta per la capacità di innovare le possibilità stilistiche dell'accordeon, particolare tipo di fisarmonica, allontanandolo dall'uso proprio della tradizione e trasportandolo verso nuove sonorità...Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
gd43.pdf | |
File Size: | 4320 kb |
File Type: |
Il Giornale di Vicenza – 24 gennaio 2010
RASSEGNA. Presentata la quindicesima edizione del festival di musica etnica coordinato da Paolo Sgevano
La geografia di Vo’ on the folks spazia
fra Tunisia e Mongolia
Sperimentazione e tradizioni locali nei quattro appuntamenti al via il 6 febbraio con Amine er Hamza. Dalla Svizzera le Nørn.
Isabella Bertozzo
Brendola. Dalla Tunisia alla Mongolia, dal Ghana alla Scandinavia. La quindicesima edizione di "Vo' on the Folks", rassegna di musica etnica ospitata dalla Sala della Comunità di Vo' di Brendola, allarga i confini sia in senso geografico, spingendosi sempre più in là nell'esplorazione delle culture musicali, sia in senso artistico, proponendo concerti in cui la tradizione trova nuovi, inaspettati legami con la sperimentazione. Paolo Sgevano, direttore artistico della rassegna, la definisce una sfida: «Metteremo alla prova il pubblico... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
gdv_24gen2010.doc | |
File Size: | 64 kb |
File Type: | doc |
Il Giornale di Vicenza – 23 febbraio 2010
Un repertorio coinvolgente e in perfetto equilibrio a Vo’ Egschiglen, le emozioni
fra tradizione e futuro
Successo per la formazione giunta dalla Mongolia
Stefano Rossi
Un concerto di pure emozioni, quello degli Egschiglen, formazione della Mongolia che sabato sera alla Sala della Comunità di Vo' di Brendola ha portato un repertorio in perfetto equilibrio fra tradizione e futuro, cantando odi alla propria terra, all'amore e alle divinità. Un insieme molto equilibrato, formato da tre abili musicisti che hanno utilizzato quasi esclusivamente strumenti originali della tradizione mongola e, non ultima, la tecnica di canto khoomi, che permette di generare anche più note alla volta con effetti sorprendenti.
Ma il repertorio della formazione ha riservato anche qualche sorpresa... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
Ma il repertorio della formazione ha riservato anche qualche sorpresa... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
gdv_23feb2010.doc | |
File Size: | 59 kb |
File Type: | doc |
Il Giornale di Vicenza - 9 marzo 2010
ETNICA. La prima italiana del gruppo svizzero a Vo’ di Brendola
Le Nørn, tre voci
senza tempo
sbucate dalle fiabe
Quasi ninfe dei boschi del Grande Nord, le tre cantanti si sono proposte con virtuosismi a voce sola in un suggestivo linguaggio tutto d’invenzione
Lino Zonin
L’antivigilia della Festa della Donna sgombra il palco di Vo' on the Folks da ogni presenza maschile: in scena, tre “cantantesse", le “Nørn", originale complesso vocale in arrivo dalla Svizzera; a dare loro il benvenuto, l'assessore alla cultura del comune di Brendola Barbara Tamiozzo mentre nel ruolo di presentatrice, lasciato in platea il direttore artistico Paolo Sgevano, si esibisce giovane e spigliata Paola Pavan. La quale spiega che le Norne, nell'antica tradizione scandinava, sono “tre donne senza età che siedono all'ombra dell'albero della vita e tessono il destino degli uomini". Annuncio intrigante ma azzeccato di un concerto senza tempo e senza spazio che evoca ritmi lontani consumati in fitti boschi di conifere nati al limitare di fiordi gelidi e profondi... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
gdv_9marzo2010.doc | |
File Size: | 40 kb |
File Type: | doc |
L’ARENA – 17 MARZO 2010
FESTA DI SAN PATRIZIO. Camploy affollato per un appuntamento benefico di alta qualità.
L’ipnotica intensità di Karan Casey
Affiancata da un’ottima band, la cantante irlandese ha proposto brani tradizionali riarrangiati con originalità
BeppeMontresor
Complimenti al Gruppo ricerca danza popolare, che ha saputo ancora una volta mettere in piedi, in un Teatro Camploy affollato di pubblico, una “Festa di San Patrizio” celebrata con tutti i carismi del caso: elevata qualità artistica, garantita da una voce significativa dell’attuale scena irlandese, KaranCasey, affiancata da un’ottima band... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
Complimenti al Gruppo ricerca danza popolare, che ha saputo ancora una volta mettere in piedi, in un Teatro Camploy affollato di pubblico, una “Festa di San Patrizio” celebrata con tutti i carismi del caso: elevata qualità artistica, garantita da una voce significativa dell’attuale scena irlandese, KaranCasey, affiancata da un’ottima band... Clicca qui per scaricare il file e leggere l'articolo completo
larena_17marzo2010.doc | |
File Size: | 334 kb |
File Type: | doc |
Il Giornale di Vicenza – 5 maggio 2010
HEVIA
Fabbrico cornamuse e sogno la Mille Miglia
Stefano Rossi
Il grande pubblico probabilmente lo conosce per “Busindre reel” e per la partecipazione al Festival di Sanremo qualche anno fa. Ma l’asturiano Hevia è molto, molto di più. È un musucista e compositore raffinato e interessante, che è letteralmente nato in mezzo alla musica e che ha saputo anche creare strumenti nuovi e innovativi. Domani sera sarà in concerto al Teatro Mattarello di Arzignano, occasione importante per conoscere a tutto tondo al sua musica. Clicca qui per scaricare e leggere l’intervista completa.
gdv_5mag2010.doc | |
File Size: | 58 kb |
File Type: | doc |
TAM TAM – 4 maggio 2010
LIVE. L’artista asturiano di scena giovedì 6 maggio al Teatro Mattarello con la sua musica suggestiva che ha stregato gli ascoltatori del mondo.
Ad Arzignano è in arrivo Hevia, maestro della cornamusa
Giovedi 6 maggio alle ore 21,00 presso il Teatro Mattarello di Arzignano avrà luogo il concerto di Hevia. L’artista asturiano, reso famoso da uno spot pubblicitario di un’automobile con il brano “busindre reel”, nel 2000 è stato al primo posto in classifica dei dischi più venduti ed è stato ospite di Sanremo.
José Angel Hevia Velasco nasce a Villaviciosa, nelle Asturie, nel 1967. Il suo primo incontro con la cornamusa avviene all’età di quattro anni, quando assiste a una processione in compagnia del nonno. E’ lì che l’immagine di un uomo e la sua cornamusa colpisce il giovanissimo José Angel. L’armonia tra il piper, la sua musica e lo strumento gli appare come una magia. Clicca qui per scaricare e leggere l'articolo completo.
José Angel Hevia Velasco nasce a Villaviciosa, nelle Asturie, nel 1967. Il suo primo incontro con la cornamusa avviene all’età di quattro anni, quando assiste a una processione in compagnia del nonno. E’ lì che l’immagine di un uomo e la sua cornamusa colpisce il giovanissimo José Angel. L’armonia tra il piper, la sua musica e lo strumento gli appare come una magia. Clicca qui per scaricare e leggere l'articolo completo.
tam_tam_4mag2010.doc | |
File Size: | 1613 kb |
File Type: | doc |
FRAME EVOLUTION di Paolo Sgevano
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243
Informativa Privacy
Corso Matteotti, 67 – 36071 – Arzignano (VI)
Mobile +39 348 3046782 – P.IVA 03583220243
Informativa Privacy